Il senso dell'ossessione per il peso dei pesci, che porta qualcuno a spararla grossa, magari in buona fede, e finire impallinato, mi sfugge completamente. Il dentice più grosso che ho preso è stato una cattura facilissima, e lo stesso potrei dire per diverse cernie grandi che ho portato a casa. Mi è capitato invece di dover ricorrere a tutta la mia esperienza ed a tutta la mia apnea per un banale cefalo, o per un sarago. Anche da un punto di vista ambientalistico, prendere pesci piccoli è un danno, ma lo è anche prelevare femmine grandi riproduttrici, portatrici di patrimoni genetici vincenti. Forse anche peggio, se la cattura avviene nel momento della riproduzione, come quando si tira ad una spigolona carica di uova, le cui foto o video postumi ottengono like su like, mentre un polpetto, animale dal ciclo vitale di un anno, preso da un ragazzino, spesso viene trattato come un crimine coltro l'umanità. Il senso del trofeo legato al peso è quasi ridicolo. E allora che bisogno c'è di pesare i pesci, o di non pesarli e sparare evidenti bugie? Non basta dire " Un bel dentice che mi ha fatto sudare", o "un bel pesce che mi ha dato grande soddisfazione", invece che " un dentice di 4,8 kg", anche quando magari la foto racconta altre cose? Tralascio lo sbandierare peso e "pezzi", come se il carniere fosse un puzzle, su catture multiple, fuori dalle gare... E' ovvio che prendere un bel pescione per qualsiasi pescatore è sempre meglio che prenderne uno più piccolo, ma una volta che è un bel pesce, conta così tanto che sia 4,850 kg o 5,200 kg? Conta così tanto da spingere addirittura qualcuno a mentire in modo a volte sfacciato? Evidentemente non riusciamo proprio ad uscire dalla atavica competizione a chi, in un modo o in un altro, ce l'ha più lungo. La pesca, specialmente quella in apnea, dovrebbe essere un'altra cosa.
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September 2015
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