La filosofia produttivaFin dall'inizio le mie produzioni ebbero un indirizzo molto chiaro, seguendo quelle che erano le mie necessità di pescatore. Quindi il punto focale di tutto è sempre stato la massima funzionalità. Oggetti d'uso, utensili semplici, efficaci, robusti, privi di fronzoli e concessioni estetiche. Oggetti dove, parafrasando Adolf Loos, architetto degli inizi del secolo, la forma doveva essere "la promessa della funzione". Ovviamente quando si progetta un oggetto d'uso, la prima cosa da tenere in considerazione è proprio l'uso. Il fucile subacqueo è un insieme organico di componenti che devono essere dimensionati singolarmente in vista dell'equilibrio del complesso. I parametri per la massa dell'asta, il numero ed il diametro degli elastici, le sezioni del fusto, non possono essere considerati individualmente, perché ognuno influenza gli altri. Nella mia esperienza di pescatore in apnea, ho sempre valutato la potenza come uno dei fattori meno importanti in un fucile, e certamente non il più importante nella maggior parte delle occasioni. A meno che non si eseguano tecniche specifiche, che non è ciò che fa la maggior parte degli appassionati. Nella pesca "normale", quando si va in acqua e si scorre il fondale, è difficile prevedere cosa succederà ad ogni tuffo. Il solo fucile che conta è quello che si ha in mano, e quindi è importante che l'attrezzo abbia una buona versatilità. Che conceda chance di cattura di fronte ad una grossa preda inaspettata, ma che consenta comunque la cattura di un bel sarago o di una bella corvina vicina ad una roccia. Quindi deve essere soprattutto molto preciso, anche quando si deve tirare da posizioni non ideali, avere un rinculo moderato, ed essere facile da brandeggiare in tutte le direzioni. Ed affidabile. Considero i "cannoni" che vanno di moda negli ultimi tempi adatti ed ottimali per chi pratica tecniche molto particolari, come la pesca profonda a segnale, ma fortemente limitanti per molte altre circostanze. Quando si specializza molto un oggetto di uso, gli si riduce la capacità di assolvere a più funzioni. Secondo me un fucile di grande potenza è limitante come uno da 50 cm. Se impugniamo un extra corto, sappiamo che andrà benisimo per i saraghi negli spacchi stretti, ma che ci sarà quasi impossibile farci altro. Se impugniamo un 110 roller o un pneumatico di ultima generazione, sappiamo che saremo pronti per l'incontro con la grande ricciola o il sospettoso dentice, anche se magari avverrà se va bene una volta ogni cinque anni, e che nel frattempo avremo difficoltà a tirare alla corvina all'imboccatura, allo scorfano poggiato sul fondo, ad un serra o una spigola che passa veloce... Con un buon 90 tradizionale, a meno che non si pratichi unicamente la pesca a segnale a sgancio a grande profondità con l'unico obiettivo del dentice, si possono portare a casa il 90% dei pesci che si incontrano. A me, come a molti pescatori in apnea, piace entrare in acqua e scorrere fondale, vedendo cosa suggeriscono le condizioni, e cercando di intuire dove saranno i pesci e come potrò prenderne qualcuno. Per fare questo serve un fucile facile, maneggevole, preciso, non eccessivamente potente, ma comunque abbastanza da passare un bel pesce a distanza non siderale. L'affidabilità è fondamentale. Sui miei arbalète è praticamente tutto a vista. Non ci sono giunzioni, parti che si allagano, guarnizioni, pezzi meccanici complessi o soggetti ad usura... Il meccanismo è inox, tagliato dal pieno, di grande robustezza ed affidabilità. Gli elastici si vedono. Il fusto è un unico blocco. senza parti smontabili. Ho studiato le linee anche in vista della semplicità di manutenzione. Malgrado siano protetti molto bene con resina epossidica e vernice poliuretanica, e malgrado le essenze usate siano idonee all'uso marino, ogni tanto non è male dare una rinfrescata al fucile. Più le linee sono semplici, più è facile scartavetrare e verniciare.
Tutti i modelli sono realizzati artigianalmente in legno lamellare, in essenze marine scelte ed accoppiate, e successivamente trattate e protette in modo da garantire, oltre alla durata nel tempo e la stabilità dimensionale (nessuna deformazione anche dopo anni), la possibilità di rendere il fucile perfettamente neutro in acqua. Tutti i fucili subacquei artigianali Totemsub vengono infatti consegnati pronti per la pesca, completi di mulinello, elastici, asta ed accessori vari. L'allestimento per ogni fucile è quello ottimale, definito da lunghe sperimentazioni, e l'assetto in acqua negativo di pochi grammi. Non c'è bisogno di perdere tempo in prove e tentativi. Si prende, si va in acqua, e si pesca.
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